Ogni famiglia spende per curarsi oltre 1.100 euro l'anno, una spesa sanitaria pari all'1,9% del Pil. È quanto si legge nel rapporto "Noi Italia" 2011 dell'Istat. La spesa sanitaria pubblica ammonta a oltre 110 miliardi di euro (7,3 per cento del Pil) e supera i 1.800 euro annui per abitante (anno 2009). La spesa sanitaria pubblica italiana è molto inferiore a quella di altri importanti paesi europei come Francia e Germania. Le famiglie contribuiscono con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 21,3 per cento: la spesa sanitaria delle famiglie rappresenta l'1,9 per cento del Pil nazionale e ammonta a 1.178 euro per famiglia (anno 2008). L'Italia è tra i paesi Ue quello con il maggior numero di medici in strutture sanitarie pubbliche e private sul totale della popolazione residente, quasi 410 ogni centomila abitanti (2009). Tra il 2002 e il 2007, in tutte le regioni si è verificata una convergenza dell'offerta di posti letto ospedalieri per abitante verso la media nazionale, scesa da 4,3 a 3,7 posti letto ogni mille abitanti. La mobilità ospedaliera fra regioni è un fenomeno rilevante: nel 2008, le regioni sono state interessate da circa 650 mila ricoveri ospedalieri di pazienti non residenti (immigrazione ospedaliera) e da oltre 570 mila ricoveri effettuati dai pazienti in una regione diversa da quella di residenza (emigrazione ospedaliera). I tumori e le malattie del sistema circolatorio, più frequenti nelle eta' adulte e senili, rappresentano le principali cause di ricovero sia in Italia, sia nel resto dell'Europa. Le malattie del sistema circolatorio rappresentano la principale causa di morte in quasi tutti i paesi dell'Ue. In Italia, il tasso standardizzato di mortalità per queste cause è pari a 32,6 decessi ogni diecimila abitanti, quello relativo ai tumori è pari a 26,6 decessi ogni diecimila abitanti, con valori maggiori negli uomini (36,8) rispetto alle donne (19,6).
doctornews.it
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