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14.2.11

PERCHÉ 1 MARZO, PERCHÈ MIXITÉ, PERCHÈ VI ASPETTIAMO NELLE PIAZZE D'ITALIA PER COLORARLE DI GIALLO



Di Giandiego Marigo ( poesia dell'autore)
Più che mai la parentesi dolorosa dell'esodo che sta approdando alle nostre rive ci dimostra, al di là di ogni racconto ci venga altrimenti narrato e di ogni prestesto che si adduca o si inventi per raccontarci una storia diversa, fatta di cupidigia e di paura, cosa realmente siano le migranze.
Solo alcuni in questo paese (peccato che siano anche dei ministri) possono essere convinti che esista differenza fra quello che avviene oggi e quel che accade invece ogni giorno. Ogni migranza è legata , sempre ad accadimenti storici e geo politici...sempre è il bisogno il dolore e la fame, la paura della guerra o la desertificazione, l'esaurimento di risorse o la povertà che muovono un popolo verso una altro luogo che non sia casa, che sia mitologia o realtà l'umanità cerca il meglio per i propri figli se non per sé.
La storia dell'uomo è storia di Migranze gli stessi indo-europei...gli ariani di cui ci si riempie la bocca sono Migranti. Ogni popolo è stato migrante prima o dopo.
Io non sono un relatore esauriente ed ancor meno un giornalista d'inchiesta, altri spiegheranno i fenomeni dal punto di vista della cronaca, lo faranno bene descrivendo una realtà evidente e cercando di superare la mala-informazione di chi ha invece interesse a raccontare una storia differente. Sono forse poeta. e scrittore..ed infatti finirò questo mio post con una poesia e quella di cui voglio raccontare è l'anima, il cuore ed il sentimento...l'esistere ed il camminare.
Poniamo la nostra attenzione al mondo che ci circonda ed alla sua realtà quali sono i paesi montanti, quelli nei quali musica , arte, aspetto fisico, forza, sono in evidente ed esponenziale crescita? Quali sono i paesi in cui la figura umana è migliore, più sana e più bella...più forte? Sono forse quelli che hanno praticato la chiusura dei propri confini? La difesa della loro etnia? La difesa ad oltranza dei loro muri rabberciati? Mi pare di no e forse la mia è una visione romantica , ma mi sembra palese il notare dove la Mixitè ha maggiormente agito una forza dirompente che sconfina in bellezza, creatività e...sì! Persino una maggiore creatività ed in una spiritualità più ricca. Persino l'immagine della Divinità è più completa e la spiritualità più salda, laddove abbia subito contaminazioni.
La salute nei popoli misti è maggiore e la loro percentuale di Possibilità...di capacità di adattamento è molto più tenace. Sono più adatti, più pronti, più umani.
Se Il creatore avesse voluto evitare contaminazioni ci avrebbe chiusi in gabbie e labirinti o più semplicemente ci avrebbe creati uguali...questo, lo so, è un poco un panegirico per creazionisti, ma permettetemi questa gioco retorico, che trovo efficace.
Il mondo sta cambiando, temo in peggio, la presenza umana ha chiesto il suo prezzo, anche se la pesantezza e la responsabilità non sono le medesime per tutti i popoli. Molti hanno moltissimo avuto e poco dato, altri ricevuto invece molto , molto meno, ma nonostante questo il mondo sta cambiando per tutti. Questo è per sue caratteristiche peculiari ed intrinseche, storiche e geo-politiche, climatiche ed ambientali un tempo di migranze. Affermati storici potrebbero, volendo e privilegiando la verità alla convenienza culturale dimostrarlo scientificamente. Economisti insigni, altrettanto se avessero la volontà di rappresentare il mondo come è, non come loro serve sia, potrebbero dimostrare nella pratica come questo sia incontrollabile, ineluttabile e Karmico.
Fatto sta che così è, sarà ed è a questo ad un tempo di migranze che dovremo preparaci.
Molti altri tempi siffatti hanno impervesato nel nostro mondo, modificandolo nell'aspetto e nella composizione delle sue genti possiamo decidere di essere sull'onda del Progresso e della Civiltà rendendo questo un tempo di grandissime possibilità oppure possiamo decidere di resitere alla Storia, lo abbiamo fatto spesso, con risultati, sempre, drammatici ed epocali. Possiamo fare di questo tempo una fucina di creazione e di rinnovamento, un tempo di novità e di stimolo oppure negarlo ed iniziare a costruire muri, a difendere confini a controllare gruppi sanguigni, a costruire roghie campi di concentramento e di sterminio.
Questo ha una ripercussione immediata e pratica, verificabile nella quotidianità partendo da ora, qui ed oggi. Noi stiamo già vivendo quei giorni siamo già in quei tempi. Li stiamo impostando, stiamo decidendo da che parte andare, quale sarà il futuro che noi vivremo...e badate non in assoluto, perchè quello è certo e non dipende da noi...La Mixitè, la mescolanza è l'unica risposta possibile ed avverrà con noi o senza, nel tempo avverrà perchè è l'unica cosa che può permetterci di continuare senza sterminarci a vicenda. Gaia ha sempre risposto così ad ogni problema le si sia presentato...mischiando le carte. La realtà è che non esistono su questo mondo razze pure sono una negazione in termini...un'assurdità scientifica.
Oggi noi siamo qui...anche perchè siamo convinti che mischiare le carte sia giusto, perchè sappiamo che non esiste il bainco senza tutti i colori...ma non esisterebbe neppure il nero senza di loro.
Noi siamo qui oggi per imparare, perchè è giusto farlo e perchè ci conviene, perchè questa volta al bivio vogliamo operare la scelta giusta. Perchè noi che abitiamo il mondo...fermi o migranti che siamo, dobbiamo imparare da chi incontriamo per essere migliori. Perchè la mescolanza è ricchezza ed è la possibilità che Gaia ci regala per scamparla e scampare alla nostra stessa follia.
Perchè questa società sarà migliore e per esserlo ha bisogno che noi impariamo e che anche i migranti lo facciano...perchè questo è l'unico modo per imparare davvero, reciprocamente, uno dall'altro perchè l'esperienza sta nello scambio e non nella nozione.
Inizimo dai diritti...dal reciproco rispetto...dall'apprendimento delle specifiche storie...perchè tutti, alla fine siamo ospiti di Gaia ed il concetto di padroni in casa propria è un'abberrazione...oltre ad essere impossibile.

Scrittori di destino
Uguali, tutti fatti del medesimo fiato
stesso percorso, scrittori di destino
siam sulla stessa strada, lo stesso sangue
sulla testa stesse stelle
medesimo cielo
le nostre storie raccontate
sono poi sempre le stesse
i nostri figli
che son sempre i più belli.
Eppure noi lontani, divisi…noi diversi
separati, rotti, in guerra…corrotti dal denaro
dalle cose
dalla materia
dal potere
teorizziamo morali, nuove filosofie
oppure discorriamo del passato
siamo terribili, crudeli e miserabili
eppure grandi ed alti e poi sublimi
noi che scriviam canzoni
e non le sappiam cantare
noi che scriviam poesie
e non le sappiamo recitare
noi che scriviam preghiere
ma non sappiam pregare
Noi che scacciam fratelli
noi come Caino…noi Abele.
Condividiamo il passo
e non sappiam che è nostro
che è lo stesso
noi che siamo il corpo
noi che siam l’anima
noi l’intelletto
noi che non siamo niente



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