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1.2.11

L'annuncio di Mubarak: Non mi ricandiderò

Caos al Cairo
Il presidente parlerà stasera. Obama gli ha chiesto un passo indietro /Il film della giornata

Ansa.it - El Baradei: via entro venerdì. L'opposizione tenta la spallata al regime. Fratelli musulmani all'Ansa: ''No a emirato islamico''. Manifestanti: in piazza fino a venerdì
IL CAIRO - In tutto il centro del Cairo, piazza Tahrir compresa, i manifestanti anti Mubarak per le strade sono due milioni. Il leader dell'opposizione, Mohamed el Baradei, ha intimato a Mubarak di andarsene entro venerdì. Rientrato al Cairo Ahmed H. Zewail, 54 anni, noto opposiztore di Mubarak, Nobel per la chimica nel 1999. Gli italiani bloccati tornano a casa, la Farnesina sconsiglia i viaggi nel Paese. Per l' Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Navi Pillay ci sono stati 300 morti e 3 mila feriti. Appello dell'Unesco per salvaguardare i tesori del Cairo e di Luxor.
ARABIYA,MUBARAK ANNUNCERA' CHE NON SI RICANDIDA - Secondo un'anticipazione di Al Arabiya, il presidente Mubarak nel suo discorso dira' che non si presentera' alle prossime elezioni e che restera' in carica fino ad allora per rispondere alle richieste emerse con la protesta.
OBAMA HA CHIESTO A MUBARAK DI NON RIPRESENTARSI - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, avrebbe chiesto a Mubarak di non ripresentarsi. Lo ha reso noto il New York Times, citando fonti diplomatiche americane di Washington e del Cairo.
L'OPPOSIZIONE TENTA LA SPALLATA FINALE AL REGIME - Il leader Mohamed El Baradei e il presidente del Fronte democratico per il cambiamento e suo braccio destro, Osama ben Ghazli Harb, hanno detto oggi che le opposizioni respingono qualsiasi dialogo prima che se ne vada il presidente Mubarak. Anche i Fratelli Musulmani si sono uniti alle altre forze dell'opposizione nel chiedere l'allontanamento del presidente prima di intavolare qualunque dialogo. ''La nostra prima richiesta e' che Mubarak se ne vada. Solo dopo il dialogo puo' cominciare con i militari sui dettagli di una pacifica transizione al potere'', ha detto Mohammed al Beltagi.
FRATELLI MUSULMANI, NON VOGLIAMO EMIRATO ISLAM -I Fratelli musulmani egiziani assicurano che non intendono fondare un ''emirato islamico'' nell'Egitto post Mubarak. Lo ha detto il portavoce del movimento islamico, Essam Eryan, in un'intervista all'ANSA, nella quale ha anche spiegato che se la confraternita fara' parte del governo, ''i cristiani avranno gli stessi diritti dei musulmani e di ogni altro cittadino egiziano''. Secondo la tv panaraba Al Jazira, il movimento - maggiore forza di opposizione al presidente Hosni Mubarak - ha anche annunciato in un comunicato di voler rifiutare ogni tipo di dialogo non solo con l'attuale leader, ma anche con il suo vicepresidente, il generale Omar Suleiman, e con il governo formatosi ieri. Sul governo i Fratelli Musulmani si erano già espressi ieri, annunciando il loro "rifiuto totale" del nuovo esecutivo, in quanto esso "non rispetta la volontà del popolo". "Invitiamo il popolo a continuare e a partecipare a grandi manifestazioni ovunque in Egitto fino a quando tutto il regime - presidente, partito, ministri e parlamento - non abbia lasciato il potere", avevano fatto sapere.
MANIFESTANTI, RESTEREMO IN PIAZZA FINO A VENERDI' -  I manifestanti che stanno protestando da oltre una settimana al Cairo per chiedere l'allontanamento del presidente Hosni Mubarak resteranno in piazza fino a venerdi' prossimo, quando scadra' l'ultimatum dato al Mubarak dal leader dell'opposizione Mohammed el Baradei per andarsene. Lo hanno detto oggi alla tv araba Al Arabiya fonti vicine agli organizzatori.
Intanto e' atteso il rientro al Cairo di Ahmed Zewail, uno dei candidati più forti alla presidenza nel dopo-Mubarak. Ahmed H. Zewail, 54 anni, è tra le principali personalità che potrebbero guidare l'Egitto del dopo-Mubarak, così come Mohamed El Baradei o Amr Moussa tra gli altri. Due giorni fa, Zewail ha sottolineato con una lettera aperta al quotidiano Al Shorouk la propria solidarietà ai dimostranti, "che stanno determinando il proprio destino". Ha poi aggiunto che gli egiziani "hanno perso fiducia nel sistema" e nel regime. Annunciando il suo rientro nel Paese, ha affermato che si impegnerà in un comitato per le riforme costituzionali assieme a Ayman Nour - il rivale di Mubarak alle presidenziali del 2005 - e avvocati di spicco. Nato nei pressi di Alessandria nel 1946, dopo aver completato gli studi Zewail si è trasferito negli Stati Uniti, al California Institute of Technology. Il chimico egiziano è stato insignito nel 1999 del premio Nobel per le sue ricerche nel campo dei laser ultrarapidi impiegati per lo studio di reazioni chimiche. Per questi studi gli era stato assegnato nel 1993 il premio Wolf per la chimica. E' stato il primo egiziano - e in assoluto il primo arabo - a ricevere un Nobel per una disciplina scientifica.
"La situazione è fluida, ma l'emergenza è tutt'altro che finita". E' quanto ha spiegato il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Fabrizio Romano incontrando i cronisti sulla situazione in Egitto. "Siamo in contatto con la nostra ambasciata, mentre è in corso al Cairo una manifestazione con circa due milioni di persone e la situazione oggi è fluida", ha aggiunto.
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