Renato Brunetta, ministro della pubblica amministrazione
Lunghe e inutili attese al call center, la linea che cade, il tempo perso a tentare di collegarsi e pazienti che pretendono l'invio: medici in rivolta a poche ore dalla partenza del sistema che obbliga alla trasmissione telematica dei "referti", pena anche il rischio di licenziamento
A poche ore dall'avvio ufficiale, il sistema di trasmissione on line dei certificati è andato in tilt, probabilmente per una sottovalutazione sul numero dei contatti (e dell'influenza di questi giorni), non reggendo l'urto della marea di connessioni tentate dai medici. Lo denuncia la Cgil funzione pubblica e lo denunciano anche attraverso mail al giornale molti professionisti. La Cgil critica il ministro Brunetta e la "flessibilità mostrata in extremis" che non "corrisponde alla rigidità delle norme riguardanti le sanzioni, che colpiscono i medici convenzionati, sui quali incombe la mannaia del licenziamento, ma che avranno ricadute negative anche per i medici ospedalieri, ai quali i cittadini potrebbero impropriamente rivolgersi per ottenere il certificato cartaceo".
SEGUE ADELE SARNO
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