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23.1.11

ITALIA TERRA NOSTRA, QUANDO POSSO RILEGGERTI?

Facendo una ricerca su Internet sulla controinformazione ho scoperto il giornale diretto da Gianni Lannes. Era il marzo del 2009.

Ho scritto al direttore con la speranza ogni tanto di confrontarmi su tematiche a me molto vicine quali il nucleare, le armi leggere, i problemi ambientali.
Da circa due anni e mezzo faccio parte dell'associazione internazionale umanista Mondo senza Guerre e senza Violenza. Faccio attività nel bresciano. Proprio in uno dei nostri scambi epistolari ho invitato Lannes a "Cartoline da Chernobyl"a Salò un incontro dibattito da noi organizzato sul nucleare a 24 anni dalla catastrofe. In quell'occasione venne molto volentieri senza percepire nessuno compenso, comprendendo che siamo un gruppo di volontari, pieni di entusiasmo ma di recente formazione su quel territorio. Non abbiamo ancora le capacità economiche per affrontare grandi spese. E' venuto nonostante fosse già sotto scorta in una provincia dove la presenza mafiosa é di casa ormai. Dopo quell'incontro fui ancora più incuiriosita dal leggere "Italia Terra Nostra". Mi ha fatto conoscere una realtà che io conoscevo poco, quella pugliese ma non solo. Penso alla Basilicata. Tante e tante inchieste molto scrupolose e dettagliate ma anche fonte di notizie curiose, legate alla nostra quotidianità che non trovi in quelle che io definisco le "fonti ufficiali". C'era uno spazio dedicato al nostro Mediterraneo. Ogni tanto andavo a visitarlo per leggere un passo di letteratura, una poesia...che mi faceva ancora di più amare quel mare, quelle Terre che hanno visto nascere e diffondersi grandi civiltà, come quella egizia, greca, romana.
Purtroppo l'anno scorso ho avuto una peggioramento della mia patologia alle piastrine. Proprio quel giornale, nel mio continuare a sfogliarlo mi ha trasmesso la forza di andare oltre al momento che stavo vivendo. Osservavo il suo direttore e la sua redazione, tutti giovani pieni di entusiasmo e voglia di fare. Loro, nonostante le difficoltà oggettive che incontravano, desideravano veramente raccontarci in maniera molto semplice quel che stava accadendo, trasmetterci comunque un segno di speranza, data proprio dall'unione di tutti gli esseri umani contro quel che di negativo stava avvenendo.
Ho aspettato pazientemente per più di due mesi dopo l'oscuramento del sito. Ogni giorno andavo a controllare se ci fosse stato un segno del suo ritorno ma quando ieri ho visto che era stato rimosso veramente sono rimasta allibita.

Vorrei comprendere come è possibile che un'inchiesta (tante ne sono apparse su Italia Terra Nostra) possa portare a questo. In Italia la nostra Costituzione all'articolo 21 così recita:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure".

Sono rimasta ancora più sconcertata da tutti i commenti su Gianni Lannes e la sua redazione. Quelle parole era come se fossero state rivolte a me, quale lettrice. Mi ritengo persona che ben sa comprende chi ha di fronte e sta leggendo.

Quegli articoli sono sempre stati documentati in modo scrupoloso e attento. Chiunque poteva in qualsiasi momento farne verifiche senza però arrivare a una caduta di stile. E' pur vero che viviamo in una società dove parole come rispetto per l'essere umano sono prive di significato.

Tiziana Volta
tiziana.volta@gmail.com



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1 commento:

  1. Grazie della segnalazione utile ad una maggior comprensione e chiarimento su quanto avvenuto. L'articolo completo è leggibile al link: http://www.italiaterranostra.it/?p=8660

    Neuroniattivi

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