(ANSAmed) - TUNISI, 27 DIC - Nuovi violenti scontri sono avvenuti l'altra notte nella regione di Sidi Bouzid, nella Tunisia centro-occidentale, in preda a tensioni sociali legate alla disoccupazione. Negli scontri ci sono stati un ferito a colpi d'arma da fuoco e consistenti danni materiali, si è appreso ieri da fonti sindacali. Centinaia di tunisini hanno partecipato a una manifestazione a Souk Jedid (19.000 abitanti, 15 km a sud di Sidi Bouzid), ha detto all'Afp un sindacalista testimone oculare, Mongi Rnimi. Uomini della guardia nazionale hanno sparato colpi di avvertimento per disperdere i manifestanti che avevano accerchiato il posto di guardia e incendiato un edificio pubblico. Scontri violenti hanno anche opposto circa duemila manifestanti e polizia per più di sei ore l'altra sera a Regueb, a 37 km a sudest di Sidi Bouzid, ha detto sempre all'Afp un altro sindacalista, Kamel Abidi. Giovani che reclamavano il diritto al lavoro hanno incendiato una banca, un tribunale e distrutto un caffè di un membro del partito al potere Rcd. Nessuna informazione su questi incidenti è stata data da fonti ufficiali. Le tensioni sono scoppiate a seguito del tentato suicidio il 17 dicembre di un giovane ambulante a cui la polizia aveva confiscato la merce in quanto non aveva le necessarie autorizzazioni. (ANSAmed).
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