di Andrea D'ambra. Aggiornamento 1° dicembre 2010: Qui sopra il video della parte che ci interessa della seduta della Commissione Affari Costituzionali (AFCO) del Parlamento Europeo di ieri martedì 30 novembre. Nel video l’europarlamentare Roberto Gualtieri (PD/SD) critica la risposta inviata ai firmatari della petizione dal Presidente della Commissione Carlo Casini (UDC/PPE) e chiede un approfondimento della questione. Gli risponde Andrew Duff (ALDE) relatore della proposta di modifica dell’Atto del 1976 riguardante le elezioni che si dice disponibile ad un approfondimento con la possibilità per tutti i membri della Commissione di intervenir e eproporre una clausola che possa soddisfare i firmatari della petizione, anche se lui personalmente non condivide la nostra richiesta (ma questo lo avevamo capito dal fatto che nonostante le nostre migliaia di e-mails e petizioni non avesse ad oggi inserito nulla in merito nella sua proposta, e ciò,nonostante faccia parte dello stesso gruppo “ALDE” degli europarlamentari dell’Italia dei Valori!
Torniamo ad occuparci di Parlamento Europeo Pulito. Nell’ultimo post dello scorso 17 ottobredichiarazione scritta proposta da Sonia Alfano insieme con Rosario Crocetta, Rita Borsellino (PD/SD) e la francese Eva Jolyquesta necessitava del sostegno di almeno 369 eurodeputati (la metà più uno dei componenti).
Vi avevo promesso che dopo l’11 novembre, ultimo giorno in cui questa era aperta alle firme, avrei pubblicato su questo blog i nomi dei firmatari per vedere chi davvero è per un Parlamento senza condannati e chi no. Era chiaro sin da allora che sarebbe stato difficile passare da 42 a 369 in un mese ma la nostra mobilitazione ha fatto comunque quasi raddoppiare il numero di firmatari (arrivati a quota 75)
Ciò non toglie nulla alla nostra iniziativa la cui strada principale resta quella dell’emendamentoAtto del 1976 (la dichiarazione scritta è stata un’iniziativa che avrebbe potuto accelerare il raggiungimento del risultato).
Questa è servita comunque a far uscire alla luce del sole i nomi di quelli che stanno dalla nostra parte e di quelli che invece, non firmando, hanno chiaramente preferito schierarsi contro un Parlamento Europeo Pulito. Come promesso qui potete trovare la lista dei settantacinque.
Chi sono questi? Innanzitutto c’è da dire che per quanto riguarda gli italiani su ben 72 eurodeputati hanno firmato per un Parlamento Europeo Pulito in appena quindici (1 su 5). Di questi 6 su 7 degli eletti con l’IDV (non ha firmato Pino Arlacchi, eletto con l’IDV e passato recentemente al PD non rispettando così neanche il programma con cui era stato eletto alle scorse elezioni europee), e solo 8 su ben 22 eurodeputati del PD. Tra le “sorprese” da segnalare il “coraggioso” Gabriele Albertini, unico dei 25 eurodeputati del PDL a schierarsi apertamente contro i condannati. Da evidenziare anche l’assenza dei 4 “euro-finiani” (Muscardini, Rivellini, Salatto e Tatarella…quelli per la legalità). Oltre a questi mancano all’appello (ma qui nessuna sorpresa) i leghisti e i centristi dell’UDC.
Qui sotto (cliccare per ingrandire) il grafico con la provenienza geografica e quello con l’appartenenza politica dei firmatari.
Sulla provenienza geografica da segnalare anche qui come il nostro paese non sia stato tra i più presenti, essendosi fatto sorpassare dagli eurodeputati ciprioti (almeno il 50% è con noi), sloveni, belgi e ed irlandesi.
Per quanto riguarda invece l’appartenenza politica anche qui le sorprese non mancano. Nonostante la dichiarazione sia partita da Sonia Alfano del gruppo ALDE (Alleanza Liberali e Democratici Europei) questo non ha sostenuto come avrebbe dovuto l’iniziativa (hanno firmato solo 15, di cui sei italiani! su 84). Sorprendente è invece stato l’appoggio ricevuto dal gruppo dei Verdi (16 su 55) nonostante al suo interno non ci sia alcun eurodeputato italiano (o forse è proprio grazie a ciò!).
Tornando all’obiettivo della nostra mobilitazione, la modifica dell’Atto del 1976 da segnalare che oggi martedì 30 novembre il relatore della proposta di modifica, il liberale inglese Andrew Duff (ALDE) presenterà una nuova bozza di modifica. Ricordo che nella precedente non c’era alcun riferimento all’ineleggibilità dei condannati, menzionata solo nella relazione allegata alla proposta. Speriamo che le nostre migliaia di petizioni ed e-mails possano servire a fargli inserire l’emendamento da noi richiesto. Altrimenti lo faranno gli eurodeputati dell’Italia dei Valori questo emendamento.
Secondo la tabella di marcia sul sito del Parlamento Europeo la votazione finale in Commissione è prevista per il 31 gennaio 2011 mentre il 10 maggio dovrebbe arrivare in plenaria .
Nel frattempo anche l’audizione in Commissione Petizioni di fine Settembre ha sortito qualche effetto. E’ del 24 novembre infatti la lettera a firma del presidente della Commissione Affari Costituzionali Carlo Casini (UDC/PPE), sollecitato dalla sua omologa alla Presidenza della Commissione Petizioni Erminia Mazzoni (PDL/PPE). Sotto pressione da parte della Commissione Petizioni che ha convocato in audizione e ricevuto le vostre migliaia di firme Casini afferma di aver non solo esaminato con estrema attenzione la petizione ma anche di averla inoltrata al relatore Andrew Duff (ALDE) affinché potesse prenderla in considerazione per apportare delle modifiche alla propria proposta. Conclude informando la presidente della Commissione Petizioni che oggi, 30 novembre, si terrà una riunione sulla questione e in quell’occasione qualsiasi membro della Commissione AFCO potrà proporre modifiche in tal senso.
Aspetteremo di vedere il resoconto di tale seduta. Ricordo che tra gli italiani oltre al presidente Casini abbiamo il Dalemiano Roberto Gualtieri (PD/SD) e il Finiano Salatto (FL/PPE) e nessuno dei tre ha firmato la dichiarazione.
Come ho fatto presente anche nel corso dell’audizione a Strasburgo noi non chiediamo nient’altro che una disposizione europea esistente già, a livello nazionale, in diversi paesi europei come ad esempio l’Austria dove La legge federale sulle elezioni prevede che chi è stato in carcere per più di un anno non possa essere eletto al Parlamento. O come in Danimarca dove chi è stato condannato per un reato che rende questa persona “indegna” non può essere eletto al Parlamento e se la condanna arriva durante il mandato il parlamentare deve dimettersi. Ciò è accaduto ad esempio all’ex leader del Partito Progressista Mogens Glistrup, andò in prigione dopo una “semplice” condanna per frode fiscale. Il Parlamento danese lo considerò indegno di sedere in Parlamento e votò la sua espulsione. Pensate cosa farebbero a uno come Dell’Utri?
Intanto spuntano come funghi nuovi condannati che vanno ad aggiungersi all’attuale già consistente truppa di “euro-condannati” (Bonsignore, Patriciello, Borghezio, Le Pen, Griffin).
Andrew Brons (BNP/NI), Membro della Commissione Affari Costituzionali, - Condannato nel 1984 per aver chiamato “essere inferiore” un poliziotto di origine malese.
Quando il poliziotto domandò a Brons ed altri di smettere di gridare slogans come “morte agli ebrei” e “potere bianco” Brons rispose “sono a conoscenza dei miei diritti. Esseri inferiori come te probabilmente non apprezzano il principio della libertà di espressione“. [3]
Secondo Il Giornale abbiamo un nuovo condannato anche tra gli italiani: si tratta del “finiano” Crescenzio Rivellini (detto Enzo) appartenente al PPE. Rivellini, sarebbe stato condannato in primo grado dal tribunale di Sciacca a tre anni e sei mesi per bancarotta fraudolenta in concorso per il fallimento della sua Gorigomma spa.
Il 4 Ottobre scorso infine è cominciato il processo ad Antonello Antinoro (UDC/PPE) rinviato a giudizio per voto di scambio.
ATTIVATI ANCHE TU PER UN PARLAMENTO EUROPEO SENZA CONDANNATI! ECCO COSA PUOI FARE:
Copia/incolla la seguente e-mail :
Dear MEP,…E INVIALA:
I’m writing to request the amendment of the Act on the election of representatives of the European Parliament by direct universal suffrage, annexed to the Council Decision 76/787/ECSC, EEC, Euratom of 20 September 1976 (the “Act”) to preclude the European Parliament to be accessed by convicted people. I trust that convicted people must not be able to stand for elections and become Members of the European Parliament.
As you may be aware, the Act does not contain a specific rule on this, and it simply refers to the national laws of the EU Member States. As a matter of fact, in several Member States there is no specific law preventing convicted people to stand as candidates and be elected in the Parliament. As an example, in Italy there is no such law: in fact, Italy is on the top list for number of people that are sitting on both the Italian and the European Parliament despite the fact that they have been sentenced and found guilty.
I know that in Autumn 2008 the Afco Committee started a revision of the Act, namely regarding the minimum age for voters and candidates. I trust a provision preventing convicted people from being elected and from sitting in the European Parliament must be adopted [see Article 223 EC Treaty].
Here below you will find some examples of people convicted in Italy (and abroad) that are currently sitting at the EU Parliament:
Some examples:
- Aldo Patriciello (EPP):
Convicted to four months for illegal financing: in the beginning of the 90s he gave 16 million of italian lires to a “political friend”. He has never been jailed.
-Mario Borghezio (EFD):
In 2005, he was found guilty of arson, for having set fire to the belongings of some immigrants sleeping under a bridge in Turin during a vigilante raid, sentenced to 2 months and 20 days imprisonment, commuted to a fine of 3.040 euros. He has never been jailed.
- Vito Bonsignore (EPP):
Convicted to 2 years of prison for attempted bribery for the contract the hospital of the italian city of Asti. He has never been jailed.
- Nick Griffin (NI):
Convicted for incitement to racial hatred for material denying the Holocaust.
- Jean Marie Le Pen (NI):
Convicted several times for racism or inciting racial hatred.
-Andrew Brons (NI) - AFCO Member :
Convicted for using insulting words and behaviour likely to cause a breach of the peace.
And the list is even longer…
I consider that this matter falls within the priorities of the legislative term of this European Parliament as evidenced by the public survey published on April 2009 on the European Parliament website (Page 12: “A large percentage of Italians want the candidate eligibility criteria to be revised; this was also the case with most Europeans..”).
For all the above reasons, I’m addressing this request to you, trusting in your sensitivity toward this issue. I urge you to consider an amendment to the Act in the above mentioned manner. I’m confident that any EU citizen has the right to obtain that the position of Member of the European Parliament should not be accessible to any convicted people.
I look forward to receiving an answer from you.
Thank you very much for your consideration.
Best regards
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*ALLA COMMISSIONE PETIZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO
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