A questo punto, osserva l'industriale, «ci può essere un problema di rappresentanza su un livello biunivoco: sia per i sindacati, sia per la Confindustria». E questa impasse si supera, secondo Calearo, con «un nuovo modello di contrattazione, puntando sul livello aziendale», perchè «è evidente che il contratto nazionale sta perdendo di valore, diventando un contratto di minima».
In questo contesto, conclude l'ex presidente di Federmeccanica, «diventa sempre più importante il contratto aziendale o nel caso delle pmi, che sono la maggioranza delle imprese italiane, il contratto territoriale, con il federalismo che diventa decisivo anche a livello di rapporti sindacali».
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