Il problema delle migranze è una realtà transnazionale che riguarda il mondo ed il rapporto malato fra i paesi ricchi o presunti tali ed i paesi poveri...con l'aggiunta della componente guerra, di quella della desertificazione, della fame...Spessissimo i paesi ricchi esportano le proprie crisi insieme ai propri prodotti di scarto ...verso i paesi terzi, mentre li derubano delle loro materie prime. Oppure, peggio, li usano per produrre delle ricchezze che essi non vedranno mai perchè destinate al ricco mercato degli abbienti. Li sfruttano, globalizzano la miseria usandoli come pesi in un assurda stadera dello sfruttamento che chiamano mercato globale e mercato del lavoro. Quindi le migranze sono in qualche modo endemiche ed epocali, legate alla struttura mondiale. L'unica risposta possibile sta in una presa in carico della problematica ed in un nuovo modello di relazione che tenga conto della portata di tali fenomeni che li armonizzi in un quadro mondiale di ridistribuzione delle risorse, che tenga conto dell'umanità e del suo esistere piuttosto che del profitto e del potere, se questo non avverrà pur fra traumi di sempre maggiore portata...comunque la tematica tenderà a risolversi in un modo o nell'altro, perchè nulla sta fermo. La soluzione proposta dall'Europa, così com'è adesso non è certamente la migliore e quella che definiremo A rea di Progresso e di Civiltà deve svegliarsi e comprendere appieno come questa temartica sia centrale e globale, come da questa strada passi la civiltà e la crescita spirituale del mondo intero...i costruttori di muri sono ormai un fenomeno ampiamente trasversale, diffuso, coloro che risolvono tutto con un nido di mitragliatrici al confine...sono sempre di più. La paura e la sensazione di essere invasi sta creando mostri...bisogna stare svegli o la civiltà farà un lungo passo, ma all'indietro. La risposta deve esere degna della Tematica globale, universale , alta e spirituale che è l'unico modo possibile di affrontarla...ogni minimizzazione andrebbe nel senso della chiusura e della costruzione del muro, dell'argine, al senso metaforico della chiusura della porta, al filo spinato. Quando pensammo all'Europa immagginammo solo un muro più largo? Solo un regno più Vasto? Questi però signori sono Napoleone e Hitler.
Giandiego Marigo
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articolo originale
Il numero degli immigrati che cercano di varcare la porosa frontiera turco-greca si è quadruplicato durante l’anno scorso. Di fronte all’incapacità del governo ellenico di far fronte alla situazione, la Frontex, l’agenzia destinata a controllare le frontiere estere dell’UE, intende dispiegare nelle prossime ore guardie armate nella regione.
di Ian Traynor - Helena Smith
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