L'AQUILA CHIAMA ITALIA

20 novembre 2010
LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE ALLE ORE 14:00

COME, DOVE, L'AQUILA

Come arrivare, il percorso, dove parcheggiare

E' consigliata l'uscita autostradale (A24), L'Aquila Ovest. Di li gli autobus procedono per poche centinaia di metri, fanno scendere le persone nel punto di inizio della manifestazione (Piazza D'Armi - Via Corrado IV) e proseguono vuoti fino all'area designata per il parcheggio (viale Gran Sasso)

MOLISE E ABRUZZO FRATELLI DI "SISMA"

 

INFOLINE---- 338.185.76.56----320.539.73.79----346.419.7841 

PARTENZA SABATO MATTINA ORE 9:30 P.ZZA DONATORI DI SANGUE TERMOLI (PARCHEGGIO VECCHIO OSPEDALE) SIATE PUNTUALI, GRAZIE

SOS L'AQUILA HA BISOGNO DI TUTTI NOI!
SOS L'AQUILA chiama ITALIA  NON PUOI MANCARE 

 

comitato "LA CITTA' DEI BAMBINI"

Info ADESIONI www.anno1.org/homei

 
Il comitato "La città dei cittadini" di Termoli appoggerà la popolazione terremotata dell’Aquila il 20 ottobre prossimo e scenderà in campo nella manifestazione nazionale organizzata nel capoluogo abruzzese. Molise e Abruzzo, due territori un tempo uniti politicamente, sono tutt’oggi fortemente legati. Un’unione, questa, accentuata proprio dalla comune tragedia. «Abbiamo raccolto l’invito di Miriam Pagliarulo dell’Aquila - spiega Fasciano, presidente del comitato - aderendo a una manifestazione che chiama a scendere in campo tutti. E oggi siamo qui per parlare di una tragedia che unisce le nostre regioni. E’ per questo che il 20 novembre saremo presenti alla manifestazione dell’Aquila». Fasciano ha quindi preso in mano un foglio. «Permettetemi di ricordare i 27 angeli di San Giuliano». A uno a uno il presidente del comitato ha letto i nomi dei 27 bambini morti nel terremoto del 31 ottobre 2002. «A questi nomi - ha proseguito - vorremmo sommare quelli delle vittime morte all’Aquila». Così, all’indomani delle due tragedie ci si rende conto come la situazione molisana e quella abruzzese non siano poi così distanti. Incertezze e disagi persistono in entrambe le realtà. «Ci siamo uniti per lottare contro questo trionfalismo - ha proseguito Fasciano - perché è necessario che si parli di quello che non è stato fatto o che è stato fatto solo per metà, nonostante le promesse. Vogliamo che arrivino finanziamenti e non che al danno si sommi anche la beffa. In Molise la ricostruzione è stata fatta solo per metà e, mentre il Termoli jet stazione nel porto, la ricostruzione è ancora in alto mare». Speculare la situazione all’Aquila, dove i segni del sisma sono molto evidenti. Ed è proprio da questa situazione di emergenza che gli aquilani vorrebbero ripartire, chiedendo "fatti non parole". «Io non sono più una semplice terremotata - ha commentato Miriam Pagliarulo - ma sono un individuo che vuole ripartire mettendo a disposizione il proprio contributo». Così, sullo sfondo del verde e del nero, colori sinonimo di speranza e di lutto, Miriam Pagliarulo lancia il proprio sos, estendendo il suo invito a partecipare alla manifestazione nazionale del 20 novembre. «In quell’occasione - ha proseguito - si avvierà la raccolta delle 50mila firme necessarie per la presentazione di una legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini aquilani per una ricostruzione dell’Aquila e di un cratere che sia sostenibile, trasparente e partecipata. Una legge che trasformi la politica dell’emergenza in politica della prevenzione in tutta Italia e per tutti i disastri ambientali e sismici. E’ necessario per il superamento di questo stato di crisi che ci sia partecipazione di tutti i cittadini perché solo la coscienza collettiva può lasciare un segno concreto e tangibile». Tutti i comitati e gli interessati che volessero aderire all’iniziativa del 20 novembre possono aderire cliccando sul sito http://www.anno1.org/home.
Si ringrazia primonumero.it

Fonte