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His Holiness the Dalai Lama was interviewed this morning by journalist Karan Thapar on his popular Devil’s Advocate programme on CNN-IBN news channel. The interview will be aired at 8 pm (IST) on 21 November.
Asked about the official attempts to marginalise Tibetan language in favour of Chinese in Tibetan area of Qinghai province, His Holiness said around 1986, the previous 10th Panchen Lama, the late Ngabo Ngawang Jigme and other officials of the Tibet Autonomous Region after some meetings decided to make Tibetan the official language in Tibet. This decision led to some very encouraging developments in reviving some classical Tibetan texts but that ended after Chen Kuiyuan, a well-known hardliner became the party chief of TAR. Chen called Tibetan Buddhism a threat. Some Tibetans who worked for the Tibet University in Lhasa recently met Holiness and told him how after Chen’s arrival, translations were done mainly from Chinese texts and not Tibetan. His Holiness said some Tibetans he met told him some kind of “semi-cultural revolution” is taking place in Tibet and Tibetan language might well get wiped out soon.
Thapar then mentioned the recent October-end regulations announced in Tibet to tighten official hold on Tibetan monasteries. The regulations which becameoperational 1 November 010 forbid, among others, Tibetan Buddhist monasteries and monks to keep contact with outsiders.
His Holiness said he has heard that many monasteries in Tibet are becoming more like museums and monks just caretakers. For the last 20 years, His Holiness said he has been hearing that intentionally or unintentionally, some kind of cultural genocide is taking place in Tibet. “But we need more research work to confirm this,” he said.
Thapar asked what Tibetans were doing to fight the threats posed to their language and culture to which His Holiness replied, “by asking for genuine autonomy in People’s Republic of China.”
The interview focussed heavily on His Holiness’ thoughts on the reincarnation process of the Dalai ama institution and the possible successor to the current Dalai Lama.
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Sua Santità il Dalai Lama è stato intervistato il 19 novembre 2010 dal giornalista Karan Thapar sul suo popolare programma “Avvocato del Diavolo” sul canale di notizie CNN-IBN. L'intervista andrà in onda il 21 novembre.
Interrogato sui tentativi ufficiali di emarginare la lingua tibetana a favore del cinese nella zona tibetana della provincia di Qinghai, Sua Santità ha spiegato che dal 1986, il precedente 10° Panchen Lama, il compianto Ngabo Ngawang Jigme e altri funzionari della Regione Autonoma del Tibet, dopo alcuni incontri decisero che il tibetano sarebbe stato la lingua ufficiale in Tibet.
Interrogato sui tentativi ufficiali di emarginare la lingua tibetana a favore del cinese nella zona tibetana della provincia di Qinghai, Sua Santità ha spiegato che dal 1986, il precedente 10° Panchen Lama, il compianto Ngabo Ngawang Jigme e altri funzionari della Regione Autonoma del Tibet, dopo alcuni incontri decisero che il tibetano sarebbe stato la lingua ufficiale in Tibet.
Questa decisione ha portato ad alcuni sviluppi molto incoraggianti nel far rivivere alcuni testi classici tibetani, ma si sono conclusi dopo Chen Kuiyuan, un sostenitore della linea dura ben noto è diventato il capo del partito del TAR. Chen definì il buddhismo tibetano una minaccia. Alcuni tibetani che hanno lavorato all’Università del Tibet a Lhasa, in un incontro recente con Sua Santità lo hanno informato che dopo l'arrivo di Chen, le traduzioni sono state fatte soprattutto da testi cinesi e non tibetani. Sua Santità è stato informato di una sorta di "semi-rivoluzione culturale" in atto in Tibet contro la lingua tibetana e che presto potrebbe essere cancellata.
Thapar ha citato la recente normativa di fine ottobre che annuncia un’ulteriore restrizione in Tibet per i monasteri tibetani. La legge, diventata operativa l’1 novembre 2010, vieta tra l’altro, ai monasteri buddisti tibetani e ai monaci di avere contatti con l'esterno.
Sua Santità ha detto che molti monasteri in Tibet stanno diventando sempre più simili a musei e i monaci ridotti a custodi.
Thapar ha citato la recente normativa di fine ottobre che annuncia un’ulteriore restrizione in Tibet per i monasteri tibetani. La legge, diventata operativa l’1 novembre 2010, vieta tra l’altro, ai monasteri buddisti tibetani e ai monaci di avere contatti con l'esterno.
Sua Santità ha detto che molti monasteri in Tibet stanno diventando sempre più simili a musei e i monaci ridotti a custodi.
Negli ultimi 20 anni, Sua Santità ha spiegato che volontariamente o involontariamente, una sorta di genocidio culturale è in atto in Tibet. "Ma abbiamo bisogno di un lavoro di ricerca per documentarlo”.
Thapar ha domandato cosa i tibetani stanno facendo per combattere le minacce poste alla loro lingua e cultura; Sua Santità ha risposto "con la richiesta di una effettiva autonomia nella Repubblica popolare cinese".
L'intervista è stata incentrata soprattutto sui pensieri di Sua Santità 'sul processo di reincarnazione dei Dalai Lama e sul suo possibile successore”.
Traduzione a cura di NEURONIATTIVIThapar ha domandato cosa i tibetani stanno facendo per combattere le minacce poste alla loro lingua e cultura; Sua Santità ha risposto "con la richiesta di una effettiva autonomia nella Repubblica popolare cinese".
L'intervista è stata incentrata soprattutto sui pensieri di Sua Santità 'sul processo di reincarnazione dei Dalai Lama e sul suo possibile successore”.
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