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23.10.10

TERZIGNO DISCARICA DI GUERRA

"Se questo è il vostro primo giorno a Terzigno, dovete combattere"
Per domani, domenica 24 ottobre, è prevista una manifestazione antidiscarica a Terzigno. Un corteo che si prevede popoloso, che ha già raggiunto molte adesioni su Facebook, anche se non tutti hanno avuto il tempo di cliccare su 'parteciperò', impegnati com'erano ad affilare le spranghe. Ma a Terzigno, non ci sono problemi d'ordine pubblico «sottostanti» come sostiene Maroni. Infatti, domani i pullman che giungeranno alle porte della città saranno accolti da un banchetto che distribuisce testamenti precompilati e liberatorie nei confronti dei manganellieri della polizia, per non creare confusioni dell'ultimo momento. Nelle intenzioni degli organizzatori, il corteo domenicale dovrebbe essere pacifico: alla fine, la domenica è pur sempre il giorno in cui molti agenti di polizia sono di riposo. Appuntamento alle 9.00 dalla rotonda Passanti di Boscoreale, uno degli snodi principali che portano alla discarica Sari di Terzigno, ma le prime cariche non sono previste prima delle 11. Ci saranno tutti, giovani, famiglie, bambini, anziani. «Sono contento che ci sia questa manifestazione» ha dichiarato un nonnetto pimpante alla vigilia dell'evento «e sono contento che ci siano anche i miei nipotini. Era giusto che arrivasse anche per loro il momento di vedere da vicino una guerra».
La risposta della politica al problema-Terzigno non si è fatta attendere. Bertolaso è stato inviato sul posto. «E' incredibile, le condizioni di questa discarica non sono tollerabili, bisogna intervenire subito» ha dichiarato deciso il capo della Protezione Civile, a cui è stato risposto «Dotto', veramente questa è Terzigno». Secondo Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni, la matrice violenta potrebbe essere dovuta a filoni di «area antagonista e anarco-insurrezionalista». Una critica abbastanza dura, per il Governo.
Governo che comunque finora si è dimostrato assolutamente all'altezza della situazione, giocando la carta più concreta a sua disposizione: un indefesso vaneggio. Berlusconi, spaparanzato fra bocciuoli di peonia, ha dichiarato che sulle cave che ospitano i rifiuti in Campania cresceranno «prati e boschi», e saranno tutti di marzapane! Proprio come sono oggi le nocciole e le albicocche di Boscoreale. Nuovi prodotti tipici che, insieme alla nuova uva di Terzigno, sono destinati a trasformare la città in un leader mondiale nel settore delle plastiche..
E poi, alla fine, il premier ha sfoderato la sua solita, grande pragmaticità che ne fa un vero, illuminato, leader: «Tutto sarà risolto in dieci giorni». Putin, che ha incontrato qualche giorno fa, deve avergli confidato il suo segreto per trattare con i sovversivi.

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