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1.9.10

CARREFOUR DI ASSAGO: NIENTE PAGA DA MESI, I DIPENDENTI FANNO LA SPESA GRATIS


Non ricevono lo stipendio da mesi, allora sono entrati nel supermercato e hanno portato via generi alimentari di prima necessità: questo “esproprio proletario” è andato in scena nel Milanese, dove i dipendenti del Carrefour di Assago hanno deciso di ovviare in questo modo all’insolvenza dell’azienda.
La vicenda era stata definita dalla Filt-Cgil come “la Melfi del Nord”: ”Lo hanno fatto per dare sostentamento alle loro famiglie che dagli inizi di giugno non ricevono alcun compenso e arrivati alle casse hanno chiesto che Carrefour anticipi parte delle retribuzioni di questi mesi che i lavoratori non hanno percepito: al momento i lavoratori ricevono la loro busta paga azzerata. L’azienda attraverso le forze dell’ordine e i responsabili di filiale si sono rifiutati di anticipare parte degli stipendi dovuti ai lavoratori”.
A questo punto i lavoratori hanno riposto i beni accumulati nei carrelli e sono usciti dal centro commerciale. ”La nostra posizione è chiara – ha affermato Nino Cortorillo, segretario della Filt Cgil Lombardia – innanzitutto il rispetto della sentenza e il reintegro dei lavoratori, se ciò avverrà immediatamente saremo disponibili a verificare se davvero esistono le condizioni per ricorrere agli ammortizzatori sociali”.
Pochi giorni fa il giudice del lavoro di Milano ha condannato per attività antisindacale la Cooperativa R.M. e il consorzio Gemal, che lavorano per il gruppo GS-Carrefour nel polo di Pieve Emanuele, obbligandoli al reintegro del delegato della Filt-Cgil sospeso dal lavoro per aver organizzato uno sciopero.
La vicenda era cominciata la scorsa primavera, quando la cooperativa R.M. decise di licenziare i lavoratori e riassumerne solo una parte, con nuove condizioni, in una nuova società. Il 3 agosto il giudice ordinò alla cooperativa di reintegrare i 64 lavoratori che il giorno dopo si presentarono ai cancelli del polo logistico Gs-Carrefour, dove gli venne comunicata l’impossibilità al rientro

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