Newsletter N° 8 - Agosto 2010 - a cura di Serena Fuart.
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CONTRIBUTI
"Io sono sempre stata famosa, solo che nessuno se ne accorgeva" dice Lady Gaga. “Questo non è un semplice motto di spirito, questa è l'espressione paradossale di una verità che viene al mondo – scrive Luisa Muraro nel suo scritto ‘Lady Gaga’ riferendosi alla celebre pop star. “L'ho riconosciuta dopo averla già incontrata nel pensiero della differenza […] E cioè che la storia fattuale non ha il potere di dettare la misura di quello che siamo, perché la oltrepassa un'altra misura, nascosta nei desideri della persona singola; quello che la storia fattuale è chiamata a fare è di far scoprire, a noi e agli altri, la segreta grandezza di quello che siamo e possiamo essere”.
“Nel bizzarro… mondo della televisione attuale, tra soubrette sovente attaccate un po' da tutte le parti e le forti tendenze maschiliste che in quell'ambiente si fanno sentire, trovo un po' di ristoro distinguendo due tra i diversi esempi di eccellenza femminile presenti proprio sugli schermi.”-scrive Serena Fuart in ‘Bianca Berlinguer e Federica Sciarelli: due esempi di eccellenza femminile’ (12 agosto 2010). Nel contributo, che si riallaccia a quello del 14 Luglio 2010 ‘Donne nei media: figure autorevoli anche in Tv’, viene ripercorsa la vita professionale delle due giornaliste ‘di indiscussa professionalità che, dopo una lunga gavetta, si sono imposte nel panorama mediatico come autorevoli modelli di riferimento.”
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Chiara Zamboni “si impegna in questo libro a «risalire la china» e cioè a mostrare che c'è un godimento che ha dignità politica, è anzi «cifra nascosta, ma essenziale della politica»- scrive Diana Sartori in ‘Note per una politica della presenza’ (il manifesto - 11 agosto 2010) – Il senso che si vuole dare alla politica ha nutrimento in un peculiare piacere che qui viene nominato come godimento della presenza”
“Anche Chiara Zamboni (come Hannah Arendt, ndr) dice di rivolgersi alla «importanza della presenza reciproca e anche al suo enigma», ma il suo sguardo è quello dritto e fiducioso nella possibilità di aprire il presente con la «chiave potente» del sentimento vivo della presenza «scommettendo sul valore politico del godere dell'essere, dell'esserci».
“A parole, la Chiesa ama le donne. Ma le donne amano la Chiesa? La risposta è difficile – scrive Don Filippo Di Giacomo in “Ma le donne amano la Chiesa?” (l'Unità 28 luglio 2010).
“Quando la quasi totalità delle battezzate cattoliche dell'Occidente e delle Americhe non segue la dottrina ufficiale negli ambiti che chiamano in gioco la loro libertà di scelta, la risposta tenderebbe al negativo. Quando poi si guarda in uno qualsiasi dei campi immensi dove la Chiesa testimonia la propria missione, la presenza delle donne è talmente qualificante da apparire sostanziale e, addirittura, indispensabile […] il dieci per cento del corpo accademico è in mano alle donne….”
“Ma voi dove eravate e cosa avete fatto oltre a criticare le altre, potete rispondere a questa domanda? Non sarebbe giusto interrogarsi su se stesse e su cosa si è fatto in questi anni? Questo commento della redazione del sito riguarda le riflessioni emerse dallo spettacolo teatrale "Libere", di Cristina e Francesca Comencini, e da un testo citato nell’articolo «"Libere" a teatro. Una rilettura del sexgate e dintorni» (Il Manifesto 2 luglio 2010) di Ida Dominijanni. …
“…lottavamo per uscire la sera, per stare in gruppo solo tra donne, per ricavare un posto tutto nostro in cui parlare e capire chi eravamo davvero. Questo fu l'inizio di un percorso lungo e per certi versi doloroso che vide l'allontanamento di molte di noi da fidanzati, padri e fratelli, che provocò rotture profonde.”. Sono i ricordi di Laura Minguzzi, presidente del Circolo della Rosa di Milano riportati in ‘L'emancipazione delle donne tra il '68 e il femminismo’ ((iN) europa Luglio 2010).
“quando ho visto, alla fine dell’anno, la mostra sulla preistoria organizzata da tutte le terze elementari di una scuola di Milano […] quando ho ascoltato i bambini spiegare ai genitori la differenza tra uomo di Cro-Magnon e di Neanderthal, ho provato gratitudine per le maestre (1.260 euro al mese per 40 ore a settimana dopo 12 anni, 1.700 euro dopo 38 anni) e, per la prima volta in vita mia, sono stato felice di pagare le tasse” scrive Giacomo Papi in ‘Io so solo’ (D DONNA: 10 luglio 2010)
STRATEGIE DI CONVIVENZA MIGRANTI E LOCALI
“Le donne che migrano sole rovesciano l'ordine patriarcale […] sanno di essere loro le più forti – scrive Paola Rudan in ‘Il confine violato del patriarcato dalle donne migranti’ (il manifesto - 6 agosto 2010) introducendo il libro di Francesca Alice Vianello ‘migrando sole. Legami transnazionali tra ucraina e italia’. “Un fenomeno sempre più rilevante […]che l'autrice indaga intrecciando l'attenzione alle biografie delle donne incontrate”
P.S. RICORDATE di controllare sempre le segnalazioni di eventi e i contributi di Zina Borgini da Berlino in LiberArte
LA LIBRERIA, ATTUALMENTE IN VACANZA, MA APRE MERCOLEDì 1 SETTEMBRE
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