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10.8.10

DOPO RICOMINCEREMO A SCHERZARE

Io non leggo giornali di Gossip e programmazione radiotelevisiva, soprattutto se di proprietà diretta od indiretta del Magnifico Unto. Ho dovuto quindi aspettare che A.N.S.A e quotidiani rimandassero la notizia e ho pianto lo confesso, quando l'ho letta. Di frustrazione, di umilazione e mi sono cadute le braccia.
65.000 Euro a Puntata alla Cortellesi per condurre Zelig insieme a Bisio (lei ne aveva, sembra, chiesti 100.000). Di certo la giovane attrice ha dimostrato oltre ogni possibile critica d'essere molto brava, anche bella e simpatica, ma, permettetemelo! Dall'alto del mio assegno di invalidità negato per aver guadagnato nell'anno prima più di 4350 euro.
Permettetemelo! Dall'angolo di mondo dove rifugerò la mia umiliazione e la mia vergogna.
Permettemelo di essere offeso, da questa notizia.
Troppo, davvero troppo semplice sarebbe liquidare ora la questione con un poco di sdegno, un urto di vomito e poi correre ad accendere la televisione. Ci sono varie considierazioni che mi sovvengono e cercherò, nonosatante la rabbia sia tanta e l'emozione anche, di essere freddo e lucido.
Il mio primo pensiero va ai disoccupati, ai poveri, mi sia permesso di pensare a tutti gli invalidi, che oggi vengono additati, da quello stesso Paperone che poi si permette di pagare la signora Cortellesi questa cifra, come la causa del disavanzo dello stato.
Penso agli operai in cassa integrazione, che vedono concretizzarsi giorno dopo giorno il rischio di perdere la casa, di vedere la loro vita completamente sconvolta.
Penso a me che questo mese farò poca o niente spesa, che non mi compro una maglietta da un paio d'anni, che non vado al cinema (eppure mi piace moltissimo ), che non esco a mangiare una pizza con mia moglie da un secolo...non fate battute di spirito, sciocche ed inutili, la amo moltissimo ancora oggi, pur con i miei 55 anni.
Non solo a questo però!
Penso alle miriadi di artisti bravi che non vedono un euro da un sacco di tempo, a quelli che il teatro lo fanno per strada e non prendono nulla o molto poco, ai miei amici rocker che combattono per autoprodursi e la svangano ad ogni concerto, a quelli a cui hanno tagliato i fondi , agli enti lirici che stanno chiudendo.
Penso ai miei amici musicisti che si sentono ripetere da una vita la stessa frase quando dichiarano il proprio mestiere...”Sì ok e di lavoro cosa fai?”.
Penso al fatto che sono poeta e che con la poesia non si mangia...penso a quanto sia difficile pubblicare un romanzo,
Penso al fatto che lei o gioca a fare la sinistorsa, quella che è contro il bavaglio, penso ai suoi monologhi sugli “ultimi”, in quella breve parentesi televisiva “Non Perdiamoci di vista” o che a teatro reciti in uno spettacolo che si chiama, ed è grottesco, “Gli Ultimi resteranno Ultimi”...non c'è alcun dubbio Cortellesi...è sicuro.
Tu cavalchi esattamente quella sotto-cultura che lo permette, ci sei centro come un pisello nel baccello, permettimi di dubitare della tua buona fede.
Certo li prende anche Santoro, tanti soldi, li prende Travaglio, li prende Bisio e Chiambretti, li prende Neri Marcorè, li prende Albanese e Benigni non è che loro li giustifico o che Paola mi stia antipatica...ma 65.000 euro a puntata, sono davvero tantissimi, permettetemi, quindi, dall'alto della mia incapacità a sostentarmi, dalla mia povertà assoluta, da quell'angolo di mondo di cui vi ho parlato poc'anzi di sentirmi offeso dal suo atteggiamento sinistorso, dai suoi monologhi sulla "Mia Famiglia...siamo uno"...
Permettetemi di pensare e di dire che la complicità con un programma che ha la chiarissima finalità di distrarre le masse rende molto bene.
Ci sono cose che io non riesco ad accettare...Bisio per esempio che nasce nell'area di Smemoranda...e va dicendo in giro che “I bambini sono di sinistra”... gioca e scherza e fa cinema impegnato.
Bene, perdonatemi voi e perdonateli perchè io non riesco a farlo, proprio non riesco ad accettare l'idea che siano gli artefici della distrazione di massa, c'è un limite a tutto.
Non vale a nulla il dire che non è colpa loro...che questo è il mercato,  che questo è il mondo
IO VI DICO CHE E' PROPRIO LI' IL PROBLEMA, NELL'ACCETTAZIONE DI QUESTO MONDO DI QUESTE REGOLE.
Vorrei anche poter dire che sta nel piatto di lenticchie e nella vendita dell'anima il problema, certo è facile per me che sono quasi un barbone, fare il puro, almeno quanto lo è per lei, che mette in tasca il malloppo, trovare il modo di perdonare sè stessa, ma permettetemi di sentirmi offeso ed umiliato. 

CERCANDO
Cercando dignità,
abbarbicati al tempo
ed elemosinando un giorno
alla speranza
strade e vicoli
da cui non c’è ritorno
son senza uscita
forse sbagliato certo
però quella paura
chiude gli occhi
ferma il cuore
sospende il tuo respiro
e vedi solo buio, solo disperazione
solitudine poi anche il silenzio
solo parole nulle… fatte di circostanza
che tu ti senti attorno
quelle non fanno vita
ma disperatamente…vuoto
interrotta la collana del tuo tempo
dispersi i grani al tuo rosario
persa la strada al pane
e poi non ti capiscono
eppur giudicheranno
ti insegneran morale
da case calde e tavole imbandite
Loro! Con tutti i loro giorni
legati alla certezza
Loro con sicurezza
di una nuova alba, del giorno dopo
loro che non lo sanno
che poi non proveranno che vuol dire
guardare i figli tuoi e non sapere
cosa sarà domani…
molti descriveranno,
racconteranno, molti ne parleranno
però da lì al capire
ci sarà sempre il mare
del tuo dolore…della tua solitudine
dopo ricorderanno, e parleranno
ma sarà sempre dopo…
tutto inutile
saggezza d’uomini…
retorica imbecille.

 
Di Giandiego Marigo (poesia dell'autore)

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