Avevo promesso ad un'amica, di lunga conoscenza, che avrei pubblicato sul suo blog questa poesia. Mantengo con grande piacere la parola data. Sono come molti che scrivono, sufficientemente vanesio da pensare che quel che scrivo sia bello. Non so se sia vero...la mia convinzione, per quanto incrollabile e piena di ego non può e, detto fra noi, non deve costituire assoluto...quindi nel sottoporla al vostro giudizio. quello sì inappellabile mi compiaccio comunque d'averne avuto occasione
di Giandiego Marigo
Siam fatti d'acqua...sì, d'acqua e di sale
siamo anime bagnate
intrisi dell'essenza della vita
noi abbiam maree, la luna ci influenza
nuotando ed è dall'acqua che noi veniamo al mondo
noi siam come bicchieri d'acqua e sale.
L'acqua racchiude tutta la nostra storia
l'acqua che è madre...che è memoria.
Quante ripetizioni servono
a noi per far poesia
d'una parola che già da sola canta
Acqua
che già da sola scorre.
Venditori di clemenza e assoluzioni
voi spacciatori di preci e sacrifici
Voi che svendete Dio in confenzioni dono
Voi, venditori d'anime
voi mercanti
senza vergogna, senza conoscenza
voi che svendete il tempo e la memoria
voi fate merce di tutto ciò ch'è sacro
quel ch'è a disposizione
quel ch'è di tutti... di sora acqua che
a voi non appartiene
che non è cosa, che non è merce
ma essenza della vita.
Voi che riconoscete solo l'oro
voi che adoperate Dio per compiacervi
d'essere padroni d'ogni cosa vi circondi
Voi vestiti d'oro, voi mercanti nel tempio
pirati, ladri...mentitori, voi gonfi di potere
voi superbi.
Molto bella! Sembrano quasi due poesie accostate, anche se forse manca una conclusione: cosa spetta a "voi superbi". Io qualcosina vorrei augurare loro; e non sarebbero rose e viole. Solo una cosa non ho capito: cosa sono i "preci"?
RispondiEliminaMI compiaccio di ospitare i tuoi contributi, da me sempre molto apprezzati e graditi.
RispondiEliminaNon lasciarci troppo a digiuno della tuo prossimo acuto e toccante pensiero.
Grazie
Luciana