TEL AVIV - Le forze armate israeliane hanno annunciato di avere iniziato le operazioni per bloccare la nave di aiuti della Libia per Gaza. I militari hanno pero' precisato che la Amalthea non e' stata ancora abbordata.
Un portavoce militare israeliano, interpellato dall'Ansa, ha detto: "E' stato stabilito un contatto radio con la nave in alto mare" nel tentativo di persuaderla a non proseguire per Gaza, sotto blocco navale israeliano. "La marina militare si sta intanto preparando a fermarla" ha continuato il portavoce esprimendo la speranza che non sia necessario un suo intervento.
FONDAZIONE GHEDDAFI, CAMBIO ROTTA O CI ABBORDANO - "Gli israeliani ci hanno contattato e ci hanno chiesto di cambiare rotta, minacciandoci di inviare la loro marina per fermarci e dirottarci verso il porto israeliano di Ashdod": lo ha detto Machallah Zwei, rappresentante della Fondazione Geddafi, raggiunto per telefono a bordo della nave Amalthea. "Abbiamo spiegato alle autorità israeliane che la nostra destinazione è Gaza, che non vogliamo provocare nessuno e che a bordo abbiamo solo alimenti e medicinali, e abbiamo chiesto loro di poterli scaricare a Gaza", ha concluso Zwei.
FONDAZIONE GHEDDAFI, ULTIMATUM A MEZZANOTTE - Le autorità israeliane hanno dato alla nave libica diretta a Gaza un ultimatum per cambiare rotta, che scade a mezzanotte. Lo riferisce uno dei rappresentanti della Fondazione Gheddafi a bordo della nave. La nave Amalthea è stata contattata via radio dalla marina di Israele che le ha chiesto di cambiare rotta altrimenti sarà abbordata e dirottata verso il porto israeliano di Ashdod.
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