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12.1.11

OPERAI THYSSENKRUPP A SOSTEGNO DELLA FIOM IL 28 GENNAIO: NO AL RICATTO MARCHIONNE!

Illustrazione di Gianluca Costantini

Gli operai ThyssenKrupp di Torino, impegnati da tre anni in una giusta battaglia per la verità, la giustizia e l’accertamento delle responsabilità per la strage del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita 7 compagni di lavoro sostengono e aderiscono allo sciopero indetto dalla Fiom il 28 gennaio.
Da quella terribile notte che ha generato in noi rabbia ma anche di voglia di riscatto, non siamo rimasti con le mani in mano. Con il sostegno legale della Fiom abbiamo intentato, per la prima volta in Italia, una causa contro l’Azienda, attraverso la costituzione di parte civile di 44 lavoratori, perché venga riconosciuto un risarcimento per aver lavorato in condizioni di totale abbandono e assoluto degrado e con gravissime carenze sul piano della sicurezza. Il 14 gennaio si terrà al Palagiustizia l’udienza in cui le parti civili avanzeranno la richiesta di risarcimento per gli operai costituiti. Operai che, per questa presa di posizione da tre anni vengono discriminati dagli Enti locali, in particolar modo dal Comune di Torino: un accordo, siglato dopo la chiusura del sito torinese da Azienda, Enti locali (tutti costituiti parte civile al nostro fianco nel processo) e organizzazioni sindacali, che prevede la ricollocazione per tutti i lavoratori, ha visto il Comune di Torino ricollocare decine di operai TK non costituiti parte civile in aziende ex municipalizzate. Oltre il danno la beffa! 
L’occasione di svolta per inaugurare una nuova stagione di maggiore sensibilità e attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro da parte di Istituzioni e aziende, come sembrava dover rappresentare il caso TK, si è rivelata illusoria e non ha fatto scaturire un’attenta e seria riflessione su questo delicato tema. Le “soluzioni” adottate dal Governo per contrastare questo fenomeno sono state chiare: “La sicurezza è un lusso che non ci possiamo permettere” le parole di Tremonti dell’agosto scorso, senza dimenticare i gravi attacchi sferrati sistematicamente nel tentativo di indebolire il T.U. 81 sulla Sicurezza varato nel 2008 e non ultima la vergognosa e offensiva (per vittime e familiari di queste) campagna Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene lanciata dal Ministero del Lavoro, che fa ricadere il compito di garantire la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro ai lavoratori stessi, mentre è preciso dovere di istituzioni e aziende adempiervi. Governo che non ha mai fatto nulla per far applicare le norme in fatto di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, anche attraverso i suoi organi competenti a livello locale: nel processo TK è stato aperto un fascicolo di inchiesta nei confronti di 5 Ispettori Asl per il reato di falsa testimonianza!
Questa criminale condotta da parte di Governo e Istituzioni si sta pericolosamente concretizzando attraverso l’appoggio, motivato da una pretestuosa occasione di rilancio dell’occupazione, all’introduzione delle misure contenute nel piano Marchionne, vergognoso ricatto perpetrato nei confronti dei lavoratori Fiat (prima di Pomigliano ora di Mirafiori), che mira ad introdurre condizioni di lavoro più dure attraverso l’aumento di produttività, diminuzione delle pause di lavoro, mancata retribuzione dei primi giorni di malattia, esclusione dalla rappresentanza sindacale per chi (come la Fiom) non firma questo vergognoso ricatto, vero e proprio banco di prova per cercare di estendere a tutti i lavoratori queste condizioni di lavoro scellerate e ricattatorie. Condizioni di lavoro precario e insicuro come quelle che hanno reso possibile la peggiore tragedia sul lavoro in Italia degli ultimi decenni: la ThyssenKrupp.
Importante sostenere la Fiom nelle legittime rivendicazioni politiche avanzate: la rappresentanza sindacale sancita dalla Costituzione, il suo ruolo di baluardo a difesa dei diritti dei lavoratori, il suo ruolo come centro promotore, iniziato il 16 ottobre a Roma, del cambiamento e dell’opposizione a questo Governo che non è più in grado di governare il Paese se non attraverso repressione (attraverso brutali cariche come quelle viste il 14 dicembre, all’Aquila, a Terzigno, al Mov. Pastori Sardi, agli studenti, agli immigrati, ecc.), imbrogli e raggiri. E’ necessario oggi più che mai lottare per cambiare musica, non solo i suonatori: credere maggiormente nelle nostre forze e capacità, sviluppare maggiormente il coordinamento tra le lotte esistenti nel Paese, appoggiare e sostenere la parte sana della società, degli organismi, dei movimenti di lotta che già spingono per il cambiamento, primo passo verso il necessario e urgente cambiamento di questo ordine sociale basato sul profitto di pochi a scapito di molti, ormai incapace di garantire diritti e libertà per tutti, in uno nuovo in cui il libero sviluppo di ognuno equivale al libero sviluppo di tutti.

Basta morti sul lavoro! Lavoro dignitoso e sicuro per tutti!
Ricollocazione per gli operai ThyssenKrupp costituiti parte civile discriminati!
Sosteneteci in aula il 14 gennaio!
Solidarietà agli operai Fiat sotto attacco! NO al piano Marchionne!
Sostegno allo sciopero indetto dalla FIOM il 28 gennaio!

12 gennaio 2011
Operai ThyssenKrupp Torino





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