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21.1.11

Manifesto politico Cetto la Qualunque

Nel programma del politico pìu corrotto del nostro Paese (che fra it volto di Ahtonio Albanese), pochi punti e un appello: "Votatemi. Perché sappiamo dove abitate"

Di CETTO LA QUALUNQUE.  Care amiche lettrici e sdraiabilmente amiche elettrici, solitamente io non rilascio interviste, anche perché considero i giornalisti meno interessanti del mio portachiavi, ma quando ho saputo che la ri chiesta arrivava da un settimanale amato dalle donne come Vanít y Fair peromente ho pensato: se non io, chi altro? Infattamente come voi tutte ben sapete io ho una spiccata sensibilità femminile.  Avendo sdraiato personalmente più di 16 mila donne di 106 colori diversi sono I'uomo che più di ogni altro ha esplorato l'universo femminile. Insommamente io sono il Magellano du pilu. La mia sensibilità e la mia visione spessatamente orizzontale della donna hanno fatto scuola. Io rispetto le donne. Infattamente non troverete mai una donna che si è accoppiata col sottoscritto che non sia stata pagata. Per me amare fa rima con pagare. Per cui eccomi  qua, 1'uomo chiamato dal destino a rispondere alle vostre domande. E subitamente, tra le mo1te domande inuti che un politico moderno come i1 sottoscritto riceve, ce n'è una vostra che merita considerazione: Come migliorare 1'Italia?

Cazzui.u. . complimenti per la creatività! Come miglìorare l'Italia" . . La mia opinione è che l'Italia sta benissimo così e non credo ci sia molto da migliorare. Io l'Italia la lascerei così com'è, ma visto che me 1o chiedete provo a fare qualche riflessione. 

*L'Italia del futuro dovrà essere sempre di più votata alla sua aspirazione naturale: pilu e cemento armato, un connubio vincente che ci rappresenta nel mondo.
* Per rendere sicure le zone a rischio idrogeologico, che purtroppamente abbondano nel nostro Paese, l'unica soluzione è il cemento. Una fondazione in cemento armato irrobustisce una collina molto più di arbusti, alberi e alberelli. L'uomo deve rispondere al suo istinto primario: costruire
sempre e ovunque. Intalsensamente c'è anche io slogan: .

* Per un'ltalia migliore bisogna costruire subitamente il ponte su1lo Stretto. Pazienza se al Sud mancano 1'acqua, 1e fognature, gli ospedali, le scuole e le strade, prima di tutto ci vuole il ponte, un ponte di pilu che unisca due culture millenarie: le femmine di Messina e i maschi di Reggio Calabria. È indecente che per un accoppiamento in Sicilia ci impiego mezz'ora e passa di traghetto ad andare e mezz'ora a tornare.

* Trattandosi di una rivista amata dalle donne non si può non parlare di donne e politica. Non è la prima volta che 1o dico ma vale la pena ripeterlo: per me non sono le donne che devono entrare in politica, ma è 1a politica che deve entrare nelle donne.

* Quando si parla di Italia il pensiero non può non andare ai giovani che, 1o ripeto, sono un problema e non una risorsa. I giovani hanno l'obbligo di avvicinarsi alla politica, ma come dico  sempre, prima di entrare in politica indossate iÌ preservativo. 

* E appuntamente l'educazione giovanile non può essere trascurata. Come ho spiegato a mio flg1io Melo, un rapporto tra a padre e flglio non può limitarsi a schiaffi e sputi, ogni tanto servono anche 1e maniere forti. E poi, 1o dico ai più timidi, mai mettere il casco in motorino, è un attimo che ti prendono per ricchiuni. E ricordatevi: la timidezza è una malattia.
 
* Sempre per i giovani, ai quali (al di 1à di questa puttanata della meritocrazia) va garantito un futuro, propongo propostatamente i'abbassamento delle tariffe universitarie. Non è possibile che per comprare un esame all'università ci vogliono 2-3 mila euro. Non sono cifre da Paese civile. Bisogna abbassare le tariffe!

* Un'Italia migliore deve superare gli errori del passato e guardare oltre le mode, prima fra tutti la moda della giustizia. Una moda che fortunatamente sta passando, manca ancora la spallata finale, ma tranquilli, ci stiamo lavorando.

* Un'Italia migliore non può ignorare il problema delle tasse. Dire che le tasse sono alte è un finto problema, se è per quel1o basta non pagarle. Piuttostamente le tasse sono una droga pericolosa: le paghi una volta e poi entri nel tunnel. Ci sono persone ingenue che ci sono cascate.  Intalsensamente dico basta con le tasse! 
Concludo con la soluzione definitiva per rendere migliore l'Italia e per risolvere i problemi degli italiani. La soluzione che comprende tutte 1e altre, la madre di tutte le soiuzioni: votatemi.

Votate Cetto La Qualunque e non ve ne pentirete. Non votatelo e assumetevi le vostre responsabilità. Vi ricordo solo che sappiamo dove abitate.
*Cetto La Qualunque (Antonío Albanese, 46 anni), il politico calabrese corrotto, è apparso per la prima volta in Tv nel 2003 a Non c'è problema. Il  21 gennaio esce Qualunquemente, il film di cui è protagonista.

Fonte: Vanity Fair  19.01.2011


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