Nel paese in cui la libertà d'informazione è dipendente del potere politico ed economico, cerchiamo di tenere attivi i nostri neuroni al pensiero, alla critica, alla distribuzione della libera informazione.

Pagine

4.12.10

LIBRERIA DELLE DONNE - NOVEMBRE 2010

CONSIGLI DI NATALE
Alcune di noi suggeriscono i libri che hanno letto di persona e che vogliono condividere con altre/i.

COSA C'E' di NUOVO
“Sono una mamma milanese come tante altre, che un anno fa… si è detta intimamente "io no" davanti all'espulsione di bambini poveri da scuola …-scrive Bianca Zirulia a proposito dello sgombero del 19 novembre delle favela - Nei mesi successivi abbiamo lavorato per ricucire il più possibile di questa esperienza frantumata (tramite)… la vendita del vino R.O.M. …messo a disposizione da un viticoltore toscano la cui cooperativa aveva in comune con i rom una storia di sgomberi…. qui

“..è la soggettività femminile che entra per la prima volta nel discorso politico e "questa coscienza di sé, ha la forza e i mezzi per affermarsi per non farsi né calpestare, né ignorare", - scrive Anna Bandettini in "Desiderio, relazioni e libertà - voci del femminismo in Italia" (La Repubblica, 3 novembre 2010) a proposito del docu-film della Libreria “La politica del desiderio”
“Ma il film ha anche un altro punto di forza e sta nello slancio in avanti che infonde” scrive riferendosi al manifesto sul lavoro della Libreria ... qui“Cresce il numero dei migranti che si stabiliscono in Italia e cresce l'ostilità della popolazione autoctona nei loro confronti – scrive Luisa Muraro in “Migranti e streghe” (Metro, mercoledì 3 novembre 2010) - …è due volte sbagliato, da parte dei politici, cercare voti facendo leva sulla insofferenza popolare. .. La storia dimostra che questo è un comportamento molto pericoloso. qui

“Si batteva conversando, riunendo altri nella preghiera, scrivendo…- scrive Rossana Rossanda in “La mia amica Adriana” (il Manifesto - 19 novembre 2010) a proposito di Adriana Zarri, teologa, mistica, donna inflessibilmente libera e solitaria, spentasi da poco.
“Adriana è stata fra i molti credenti cui il Concilio Vaticano II aveva aperto il cuore alla speranza. “In gioventù era stata tentata di entrare in un ordine, ma vi aveva rinunciato per mantenere liberi i suoi pensieri e la sua parola…” qui 

“La grande ondata contestatrice, descritta dalla classe dirigente come una folla di ragazzini capricciosi, esprime il rifiuto consapevole di un sistema. In Francia, si ripropone a intervalli regolari dal 1995 – scriviamo noi della redazione come introduzione all’articolo di di Danièle Linhart* "Métro, boulot, tombeau" (Le Monde Diplomatique n. 11, anno XIV, novembre 2010)
“Le grandi mobilitazioni… (contro l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 62 anni)…. dicono molto anche sul mondo del lavoro, per come viene compattamente vissuto a partire dalla sua "modernizzazione".  qui

LIBERARTE
“Il progetto “ospiti inattesi” … come una strategia alternativa dell’abitare lo spazio conviviale per eccellenza quale la casa, occupandola poeticamente per il tempo limitato di un “invito” con ciò che è specchio dell’ artista, dissacrandola a volte con ironia pungente, ricreando altre volte la poeticità del nume domestico – scrive Alessandra Piolotto in “Progetto "OSPITI INATTESI" Associazione Big-Bang”  qui

PARADISO
“’Noi credevamo’ sorprende innanzitutto per la costruzione narrativa, moderna, scaltra e ben calibrata in un lungo percorso a ritroso nella storia mancata di certi piccoli eroi del Risorgimento – scrive Pent Sergio in ‘I rivoluzionari senza gloria’ (La stampa 6 novembre 2010), a proposito della pellicola tratta dal romanzo di Anna Banti -… L'eroe mancato della Banti attraversa un'epoca di determinanti transizioni giungendo alla conclusione che ogni tentativo di unificare l'Italia sia destinato a rimanere un'utopia…” qui

a cura di Serena Fuart
 
Bookmark and Share

Nessun commento:

Posta un commento

Nome Cognome

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.