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2.9.10

STAVOLTA FACCIO SUL SERIO

Alla fine ci sono riusciti mi hanno tolto l'assegno, mi hanno buttato su una strada, ridotto ancor meno di quel poco che ero...

Io ho pagato ben più di una volta il mio tributo alla crisi.
Per motivarvi quello che andrò a fare devo, però, premettere un paio di cose.

Lo faccio io, prima che vengano usate a pretesto...

Sino ad otto anni fa ero un'artigiano, trasporti e montaggi conto terzi di mobili per uffici, ho chiuso. Un artigiano non può fallire, essendo una ditta nominale, può solo chiudere ed io ho chiuso, con debiti, molti, che non ho più potuto pagare, debiti con le banche e con lo Stato...quindi ve lo premetto io, prima che ve lo dicano loro, sono un pessimo pagatore.

Cosa sia successo dentro a questi otto anni è difficile da spiegare e non lo farò qui, non voglio narrarvi una storia penosa e cercare le vostre lacrime.


Sta di fatto che, nella dinamica della distruzione di una vita io abbia perso tutto! Confiscato, pignorato e ci ho fatto un infarto, un bell'infarto forte con strascichi, cuore ipocinetico, ginocchia fottute...insomma un bel quadretto da 80% di invalidità permanente, non regalata, badate ma sancita dal dirittto civile...al nord e non per fare il di più, ma per evitare battute demenziali.
Qualche tempo fa io avevo scritto un post su Verità e Democrazia "Lettera di un invalido civile vero" che aveva girato su molti blog e su facebook, in cui, a fronte della pretesa di togliere gli assegni agli invalidi, minacciavo uno sciopero della fame...bene ci siamo arrivati.
Il mio era un assegno, non una pensione, perchè avendo lavorato in modo precario o autonomo negli anni precedenti all'avvenimento non avevo diritto alla pensione pur avendone le caratteristiche, assegno vitale lo chiamano...derisorio! Quindi invalidità civile, assegno vitale ed iscrizione nelle più che ridicole liste della legge 68 Facilitazione all'ingresso al lavoro altra grande presa in giro.
Fatto sta che io nel 2009 abbia lavorato due mesi, abbia percepito un contributo anticrisi della provincia di Lodi ed abbia partecipato ad un corso di riqualificazione professionale regionale con dote lavoro...il tutto per la cifra esagerata di 7602 Euro lordi di redditto (mod.Unico 2009), da dividersi in due, perchè mia moglie è a carico essendo disoccupata e casalinga.
Questa cifra esagerata, percepita in due, fa decadere secondo l'INPS il dirittto all' Assegno Vitale. (per inciso un cifra esorbitante di ben 256 euro).
Questo blocco avviene perchè da quest'anno INPS ed Agenzia delle Entrate dialogano (finalmente) ma nel dialogare pensano bene di prendersela prima di tutto con i più deboli, per i quali l'applicazione della legge è sempre dogmatica.

I grandi e gli alti proseguano pure nei loro furti con destrezza, nelle loro corrutele senza fine e senza vergogna, diamo ai parlametari ogni tipo di bonus possibile, no problem ci sono i deficenti in basso a pagare e non solo una volta.
Se ripenso agli ultimi anni mi viene da piangere.


Ho chiuso in seguito alla crisi provocata nel settore del mobile per ufficio a seguito dell'11 settembre, sei mesi/un anno di fermo che per me artigiano con scarse risorse hanno significato la chiusura. Mi sono rovinato ed indebitato per poter pagere gli stipendi ai miei dipendenti, ho venduto una casa quasi pagata per prenderne una più piccola, quella che poi mi hanno pignorato, per potere pagare tasse e tredicesime, eppure ho chiuso con una montagna di debiti.

dopo la chiusura non mi sono adagiato sulla mia rovina, ho lavorato per due anni in una condizione di assoluta sospensione di ogni diritto umano e sindacale nelle cooperative che consegnano per DHL, UPS.

Sino a quando l'infarto non mi ha fermato. due anni compresa la convalescenza, senza percepire nulla se non un malattia per sei mesi ed in forma ridotta. Tanto tempo ci è voluto per vedere riconosciuta la mia invalidità.

Dopo ho avuto la fortuna di trovare un impiego a termine con le liste 68 che non mi è stato rinnovato per via della crisi...ed ora son quasi due anni che non lavoro, perchè c'è la crisi...ho 55 anni, dove voglio andare?

Quindi credo di averla subita per bene e tutta questa stramaledetta crisi. ho bevuto sino al fondo l'amaro calice della crisi del capitalismo.
Non ho amortizzatori, ma nell'anno 2009 ho percepito ben 7602 euro lordi, poco importa che nel 2010 io muoia di fame, che non percepisca alcunchè, che non ci sia contributo anticrisi o qualsiasi altra cosa per me, questo non interessa alla burocrazia, allo stato.

Non interessa a nessuno, nemmeno ai patronati che tutto sommato ormai ne sentono talmente tante che sono diventati cinici, professionali, distanti...gli impiegati comunali ti guardano straniti.
All'inps l'impiegata che mi comunicava la cosa mi ha detto, ed è vero temo, "io non posso nulla se la prenda con i politici loro fanno le regole."

IO NON VORREI PRENDERMELA CON NESSUNO, VORREI POTER LAVORARE PER QUANTO E COME POSSO O ANCHE AVERE UNA PENSIONE DEGNA. INSOMMA VORREI MANTENERE IL DIRITTO AL VIVERE E A DEFINIRMI UNA PERSONA. UN PUGNO MISERABILE DI DIGNITA'.

Però questo non si regala, non in questo mondo costruito sulle logiche del potere e del profitto, pensato per difendere il diritto alla proprietà privata e alla tranquillità dei potenti prima che per l'auito ai deboli. Bene questo sistema ha sancito la mia dimenticanza, mi vuole su una strada, in una stazione ferroviaria.

Pensa che i deboli siano a perdere come i vuoti della birra.

Non morirò in silenzio, perchè non ho vissuto in silenzio, per quanto miserabile non ho mai piegato il capo sui valori e sulle idee. Ancora oggi, sembra incredibile persino a me, riesco a pensare che possa che debba esserci una promessa, una possibilità di un mondo migliore di questo.
Sono un cardiopatico, non dovrei, lo so io e lo sa mia moglie, ma lo farò, sono deciso a farlo e chiedo alla società civile di appoggiarmi dove, come, se vuole e può.

Non lo faccio oggi , in agosto, non per una comoda tendenza al rimandare, ma perchè nessuno mi ascolterebbe, la gente è in ferie, pensa al mare e al sole, persino i progressisti, persino quelli che non hanno più nulla da perdere, quindi lo farò a Settembre, ma ormai sono deciso si tratta solo di definire i termini ed il luogo preciso, anche se ovviamente sarà qui a Codogno dove abito.

Se questo sistema ha deciso di uccidermi non lo farà senza che io faccia rumore, non con me connivente e silenzioso.

Perchè un'altro mondo migliore di questo è possibile.

Da Settembre quindi inizierò uno sciopero della fame per il diritto alla dignità umana, per il diritto al lavoro, tutti diritti sanciti sia dalla nostra costituzione che dalla carta dei diritti dell'uomo, ma che troppo spesso vengono dimenticati.

Giandiego Marigo
3 agosto 2010 
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 E TU COSA SEI DISPOSTO A FARE PER LA DIGNITA' UMANA?   

grazie a chi aiuterà la diffusione e solidalizzerà.
Luciana P. Pellegreffi



Ultimo aggiornamento 2 settembre 2010
  1. Se volete sostenere questa battaglia di dignità  e solidarietà umana, lasciate il vostro nome, cognome e città, QUI SU FACEBOOK o rispondete a questo post ;
  2. Concidivete e informate tutti i vostri contatti ; potrà essere una petizione,una lettera al nostro Presidente della Repubblica o altro,  lo decideremo insieme a Diego in settembre, magari sarà  un'azione contemporanea nelle città dove siamo presenti.
  3. Se avete proposte fatevi avanti!
  4. Chi fosse in grado di contattare associazioni, parlamentari, stampa, radio e tv per sollevare il problema di tutti coloro che sono in questa situazione, magari proporre una legge migliorativa, mi scrivano qui o su FB
  5. Se volete portare la vostra testimonianza, scrivetemi.

Ultimo aggiornamento: 2 ottobre 2010 ore 13:
  • Adele Falabella, Mascalucia – CT
  • Adele Labile, Taranto
  • Airam Ste, Palermo
  • Alessandra Drei, Roma
  • Alessandro Gonciaruk, Messina
  • Alessandro Lanzani, Milano
  • Alvaro Piattoli, Pontassieve - FI
  • Andrea Falocchi, Piancogno BS
  • Anita Fontanella, Milano
  • Anna Petri, Firenze
  • Anna Porta, Bari
  • Antonella Brina, Milano
  • Antonella Colucci, Palagiano - TA
  • Antonia De Chirico, Mezzago - MB
  • Antonio Persia, Roma
  • Antonio Rasulo, Casale Monferrato – AL
  • Antonio Rillosi, Valledoria - SS
  • Augusto Maggiani, Sora FR
  • Barbara Palermo, Roma
  • Bruna Caramello, Albenga - SV
  • Bruno Panuccio, Roma
  • Bruno Tringali, Moncalieri – TO
  • Camilla Mian, Milano
  • Carla Vinci, Borgosesia
  • Carlo Monguzzi, Milano
  • Carmela Angiuli, Valenzano - BA
  • Carolina Sab, l'Aquila
  • Caterina Gasparini, Udine
  • Cherubino Di Bello, Lanciano
  • Claudia Vella, Cassino - FR
  • Cristian Messinese, Favara - AG
  • Cristina Barbieri, Sarzana – SP
  • Daniela Bernascone, Milnao
  • Daniela Paris, Roma
  • Daniela Rosa Carriero, Limbiate - MI
  • Daniele Marziali, Saludecio – Rimini
  • Davide Capacci, Casalecchio di Reno
  • Dino Rodriguez, Mantova
  • Edoardo Carlini, San Marcello Pistoiese - PT
  • Elena Acunzo, Milano
  • Elena Fiorentini, Milano
  • Eleonora Grillo, Battipaglia – SA
  • Emanuela Ubaldi, Novellara - RE
  • Emiliano Lanni, Cassino - FR
  • Emma Bonatto, Torino
  • Ermanno Pioltelli - Silanus - NU
  • Erica Mussini, Reggio Emilia
  • Eva Milan, Roma
  • Francesca Bidoli, Velletri - Roma
  • Francesca Travagliat, Rimini (RN)
  • Franca Corradini, Arezzo 
  • Franco Carofano,  Milano
  • Francesca Biancu, Mestre – VE
  • Francesca Cavassa, Cagliari
  • Francesca Paganucci, Cagli – PU
  • FrancescaTerzoni, Milano
  • Gabriella Pedemonte, Capriata d'Orba – AL
  • Gam Lena
  • Gianfranco Belletti, Genova
  • Gianfranco Longo, Castrovillari - CS
  • Gianpietro Valota, Castelli Calepio – BG
  • Giordano Gardelli, Italiano all'estero, Tongeren - Belgio
  • Giorgia Spanu, Fordongianus - OR
  • Giovanna Brezzo, Genova
  • Giuliana Michelini, Sarzana
  • Giuseppe Pugliese, Rosarno - RC
  • Gloria Scorta, Milano, Invalida
  • Graziella Vadalà, Torino
  • Guido Fontana Ros, Torino
  • Gurmesa Gadisa Negasa, Brebbia - VA
  • Iolanda Tubino, Genova
  • Italo Zingoni, San Romano – Pisa
  • Ivana Mastropaolo, Napoli
  • Laura Falcone, Milano
  • Laura Verona, Cremona 
  • Liliana D'Alessio, Salerno
  • Loredana Zoppellari, Rovigo
  • Loretta Pagani, Ravenna
  • Lucia Cafazzo, Bisaccia - AV
  • Lucia Rigano, Vigevano- PV
  • Luciana P. Pellegreffi, Milano
  • Luciano Curatolo, Palermo
  • Luciano Bellocchio, Lodi
  • Luciano Luca Pasetti, Milano
  • Luigi Criscuoli, Catanzaro
  • Luisa Cighetti, Ravenna
  • Manuela Stefani, Civita Castellana - VT
  • Manuela Andreuccetti - La Spezia
  • Marcello Marras, Roma
  • Maria Antonia Dal Bello, Trevisomaria cirillo castel volturno (CE)
  • Maria Cirillo, Castel Volturno - CE
  • Maria Emanuela Massari, Forlì
  • Maria Giovanna Cucca, Casorzo - Asti
  • Maria Martines, Galatina - Lecce
  • Maria Teresa De Nardis, Pisa
  • Mario Enna, Sassari
  • Mary Buscicchio, Lecce
  • Marrama Mario Bassano Romano, Viterbo
  • Massimo Conti, Repubblica di San Marino
  • Massimo De Giuli, Milano
  • Matteo Ravagli, Ravenna
  • MaurizioBarisione, Ovada – AL
  • MaurizioCiarlatani, Salerano sul Lambro - LO
  • Maurizio Finotto, Milano
  • Maurizio Melandri, Bologna
  • Maurizio Zaffrano, Roma
  • Mauro Lussi, Trieste
  • Mauro Visigalli, Codogno - LO
  • Michelino Molinario, Ariano Irpino - AV
  • Monica Bossi, Lavagna
  • Monica Canella, Caselle Lurani - Lodi
  • Monica Ceroni, Pescara
  • Nicola Ottomano, Monza
  • Pablo Bonuccelli, Milano
  • Paolo Fornelli, Pavia
  • Paolo Giunta, Reggio Calabria
  • Paolo Teruzzi, Monza
  • Paola Stella, Torino
  • Pascal Melchionna, Bisaccia - AV
  • Patrizia Giorgi, Loiri Porto San Paolo – OT
  • Raimondo Acampora, Milano
  • Renzo Pedemonte,Capriata d'Orba – Al
  • Riccardo Degiorgi, Lecce
  • Roberto Marchiani, Milano
  • Rosa Fadda, Alghero (SS)
  • Rosanna Amanda Ceroni, Lavagna
  • Rosanna Ceroni, Castiglion Fiorentino
  • Rosella Marchese, Teggiano – SA
  • Rossana Peschier, Milano solidale
  • Rossella Micheli, Pisa
  • Rita Terzo, Palermo
  • Rita Tortello, Torino
  • Sandra Marino Battipaglia – SA
  • Seble Woldeghiorghis, Milano
  • Sergio Postorino, Reggio Calabria
  • Sergio Pietro Strada, Bovisio Masciago - MB
  • Silvia Casu, Rapallo – GE
  • Silvio Jean,  Milano
  • Stefano Matteini, Castelfiorentino - FI, Coord.Prov. FI Movimento ItalianoDisabili www.ilmid.it
  • Stefania Grasso, Milano
  • Stefania Ragusa, Milano
  • Teresa Sasso, Ostuni
  • Tiziana Bellinazzo, Treviglio
  • Tiziana Volta, Milano
  • Umberto Dolce, Casavatore - NA
  • Umberto Pelliccia, Milano
  • Valeria Miliani, Pietrasanta - LU
  • Velia Leporati, Forlì
  • Vito Foligno, Sant'Arcangelo – PZ
  • Vittorio Lavazza, Milano
  • GRAZIE!

3 commenti:

  1. Così si chiude una bocca che dice solo cose vere, non minchiate come quelle dei portaborse al governo.

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  2. E' brutto da dire ma anche se non si vorrebbe farsi sentire diventa un dovere, ci sono persone dal profilo basso che preferiscono vivere in tranquillità ma in una società dove si tenta di vivere a spese degli altri questo diventa un problema.
    Cerca di acquisire visibilità, più le cose non saranno sentite e più sentiranno il bisogno di azzittirti.

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  3. Caro Giandiego Marigo
    Che la tua decisione sia drastica non ho dubbi.
    Ti capisco e so cosa vuol dire essere abbandonati da tutti.
    Oggi le parole non servono a niente ma ci vogliono i fatti, fatti che possano sollevare l’opinione pubblica, ma purtroppo possiamo solo fare pena alle persone che ci stanno vicine o quelli che leggono questo tuo annuncio.
    Purtroppo i politici (sia di destra che di sinistra) non interessa quello che dici o quello che ti stai preparando a fare.
    Sono troppo occupati a sbrigare le loro beghe e a cercare di fare soldi.
    Anche io ho una situazione simile alla tua e pertanto ti capisco ma dirti ti sono vicino non serve proprio a nulla.
    Pensa che ho 66 anni e non solo ho dovuto aspettare 6 mesi per poter accedere alla pensione (mi hanno rubato 6 mesi di pensione) ma la mia pensione è di appena 508,00 € al mese e per poter vivere devo lavorare ancora.
    Ti posso confidare una cosa?
    Il mio lavoro attuale ( dato l’età nessuno ti prende perché considerato vecchio) distribuisco volantini nelle buchette delle lettere e guarda per quale caso strano lavoro in nero (in questo caso non sono vecchio).
    Anche io sono un invalido, 5 anni fami fu asportato dal fianco un tumore di circa 200 gr ma ne rimasero altri 5 dentro il mio corpo (Linfoma Non Hodgkin) che combattei con 6 mesi di Chemio (per fortuna fino ad ora il Linfoma Non Hodgkin non si è più ripresentato speriamo che non si ripresenti).
    In quel periodo stavo lavorando (sempre alla distribuzione di materiale pubblicitario) e non potei più lavorare ( posso solo dirti che anche io ero un artigiano ).
    Il Prof. Dell’Ematologia che mi seguiva mi fece una lettera per avere una pensione (solo per il periodo delle Chemio perciò solo per 6 mesi) la presentai e la mia domanda mi fu respinta.
    So cosa vuol dire essere costretti ad andare a mangiare dai Padri Barani, se vuoi vivere.
    Ora non voglio spostare l’attenzione su di me ma per la mia esperienza di vita non dimenticare mai che tutti quelli che si dimostrano amici o interessati al tuo caso dopo 5 minuti aver letto questa notizia si dimenticano del tutto perché malati di protagonismo.
    Queste persone non lo fanno per cattiveria ma perché nella vita ci sono tante altre cose e non si ha il tempo di appoggiare una persona che sta male e che ha bisogno di aiuto morale e finanziario.
    Ultima cosa:
    1° non arrivare ad una drastica soluzione faresti del male solo a te stesso ed ai tuoi familiari più vicini.
    2° Io abito a Cremona, siamo proprio vicini, ma non so come contattarti.
    3° Vorrei che questo tuo appello fosse sentito dalle autorità competenti per cercare i risolverlo.
    4° Questo è un mio pensiero personale: VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA, quando pagavamo le tasse eravamo dei buoni cittadini ora non serviamo più a niente e lo Stato ci abbandona anziché garantirci dopo che negli anni passati lo abbiamo garantito con le cospicue tasse pagate.
    Caro Giandiego mi raccomando facciamo il più rumore possibile ma no alle decisioni drastiche.
    Un amico Gaetano

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