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17.6.10

EUTELIA: LA VERTENZA IRROMPE ALLA CAMERA

Roma, 17 giu. (Adnkronos) - La protesta dei lavoratori dell'Eutelia irrompe nell'aula di Montecitorio, dove Idv e Pd hanno presentato interpellanze per sapere come il governo intenda affrontare una vertenza che vede convolte molte migliaia di lavoratori (10.000 secondo l'opposizione) per i quali si avvicina lo spettro del licenziamento. Il governo, secondo sindacati e opposizione parlamentare, non ha mantenuto gli impegni presi lo scorso inverno e i lavoratori hanno deciso di passare alle vie di fatto, organizzando un presidio di fonte alla Camera che andrà avanti fino a una risposta certa sul futuro dell'Eutelia e del circuito di imprese a essa collegata, con la riapertura del tavolo di confronto a Palazzo Chigi.
Una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta da Gianfranco Fini che oltre a esprimere la propria solidarietà e a manifestare la preoccupazione per lo sciopero della fame attuato da uno dei lavoratori, ha assicurato che "nei limiti delle attribuzioni istituzionali spettanti alla presidenza della Camera, si attiverà presso il governo affinché, dopo il commissariamento dell'azienda già deciso dalla magistratura, venga quanto prima individuata una soluzione positiva alla vertenza".
Nel corso della giornata c'è stata una processione di politici dell'opposizione che hanno voluto solidarizzare con i lavoratori. La presenza più focosa è stata quella di Antonio Di Pietro, che non ha usato i mezzi toni nel criticare il disinteresse dell'esecutivo. "Il governo ha un atteggiamento criminale. Ignorano i lavoratori e invece ricevono quelli della cricca. E poi - ha concluso - si lamentano perché a uno viene voglia di far saltare il palazzo... E' evidente che il governo non ha nessuna intenzione di risolvere la questione".
Nel pomeriggio in aula il sottosegretario Aldo Brancher ha risposto a una interpellanza del Pd che chiedeva chiarezza sul futuro dell'Eutelia. Brancher ha ripercorso le tappe salienti della vertenza, assicurando che il ''governo è intenzionato ad avviare ogni possibile attività di sostegno per ridurre il grave disagio dei lavoratori delle società interessate".
Il Pd si è dichiarato "molto insoddisfatto" delle risposte di Brancher. "C'è una distanza abissale - ha detto il responsabile Lavoro del Pd, Cesare Damiano - tra le promesse del governo e le cose realizzate. Continua la politica-spot: si fanno cdm, si prendono impegni solenni ma poi le cose non si muovono. Sono a rischio 10.000 posti di lavoro e non stiamo parlando di settori obsoleti o fuori mercato. Parliamo della information technology". ''Chiediamo che il governo ci indichi una data certa - ha concluso Damiano - per l'incontro a Palazzo Chigi. Dovete onorare gli impegni che avete preso con i lavoratori".

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